L’Italia è di gran lunga il paese più “vecchio” d’Europa, nel 2005 in Italia le persone oltre i 65 anni erano il 20% della popolazione, rispetto alla media europea del 16% e si stima che nel 2050 in Italia gli ultrasessantacinquenni saranno il 33% contro il 27% europeo (Fonte ISTAT).
Quindi, nel nostro Paese, sia per l’aumentata qualità della vita che per i continui progressi nella cura e ricerca delle malattie, la vita media si sta innalzando, arrivando per le donne ad 83,3 anni e per gli uomini a 77,4 anni.
La risposta ad una simile domanda non è semplice ma cercherò di dare al lettore qualche elemento di riflessione.
Nei Paesi a noi vicini quali Francia, Germania, Svizzera ecc., da parecchi anni, le principali Compagnie di assicurazione hanno proposto una soluzione che si può definire alla portata della stragrande maggioranza delle famiglie e che consiste nello stipulare una copertura (chiamata L.T.C., acronimo di Long Term Care) che sin dall’inizio prevede il pagamento all’Assicurato di una rendita mensile vitalizia rivalutata, nel caso in cui l’Assicurato perdesse per sempre la capacità di compiere autonomamente alcune delle normali attività quotidiane quali muoversi in casa, alzarsi, nutrirsi, lavarsi ed espletare le funzioni fisiologiche.
In Italia la sensibilità verso queste tematiche sta aumentando ed alcune Compagnie, Allianz Spa in particolare, hanno elaborato dei prodotti molto interessanti a costi decisamente sostenibili.
La copertura L.T.C. ha come scopo ultimo quello di garantire alle persone non autosufficienti, sia per infortunio che per malattia, di essere assistite al meglio senza dover gravare eccessivamente, sia fisicamente che economicamente, sui famigliari.
La considerazione emersa nelle sedi in cui si è dibattuto il problema è stata quella di consigliare a tutti indistintamente, ed in particolare ai lavoratori autonomi quali artigiani, commercianti e liberi professionisti, di pensarci per tempo, con una scelta tarata sulle proprie esigenze, garantendosi una vecchiaia “serena”!